Oggi vi presentiamo il secondo test su un set di freni consegnatoci da TRP Cycling per un long test, stiamo parlando dei TRP SLATE T4 EVO!!
Il kit inviatoci da TRP è composto da:
- adattatori per qualsiasi combinazioni di attacchi post mount
- 4 dischi due da 203 mm e 2 da 180 mm spessore classico 1.8 non come quelli testati in questo articolo ed attualmente ancora in uso per quanto riguarda i TRP DH-R EVO Silver
- Pompante posteriore ed anteriore Slate T4 EVO e pinze tutte rigorosamente da tagliare e già spurgate.
- Kit di spurgo e serie di pastiglie organiche ed in resina
Gli ingredienti ci sono tutti partiamo con l’assemblaggio!!
ASSEMBLAGGIO
L’assemblaggio ormai è super collaudato, ed è una certezza. Abbiamo scelto di montare questi freni sul telaio in test e facente parte del nostro progetto Dream Build 2021, il Da Bomb Sentinel 29 di cui vi parleremo presto. Con l’impianto già spurgato e da tagliare, il passaggio interno non è un problema, prese le misure ed effettuato il taglio. Innestata l’ogiva è un attimo completare freno anteriore e posteriore. Due pompate per mandare in pressione l’impianto ed il gioco è fatto.
Abbiamo scelto di montare due dischi da 203 mm fra anteriore e posteriore per sondare il massimo possibile in termini di potenza frenate ottenibili dall’impianto Slate T4 EVO, attualmente con pastiglie organiche per valutarne il consumo più che la potenza frenante netta rispetto alle pastiglie sinterizzate.
I dischi sono montati su set di cerchi Duroc 40 27.5 Plus della SunRinglè (esiti del test a breve)
PRIMI TEST DI UTILIZZO
Come sempre i primi utilizzi e le prime frenate avvengono appena fuori dal nostro HQ per valutare subito eventuali problemi o difetti prima di cominciare a spingere. Tutto funzionante zero problemi e già si percepisce una potenza frenante esagerata se pur necessario un buon rodaggio e si avverte un feeling diverso con i TRP DH-R EVO che vi spiegheremo fra poco…
ANALISI POTENZA FRENANTE (DRY CONDITION)
Terminato il rodaggio abbiamo sottoposto l’impianto ad un test pesante, molto esigente fin da subito. Abbiamo partecipato (report in questo articolo) ad una tappa del campionato nazionale enduro a Castel del Rio. I dislivelli negativi non sono mancati e le PS scivolose e velociti hanno chiesto massimo impegno al mezzo e al rider.
L’esito è un impianto da una potenza frenate elevata e costante, con zero e sottolineiamo zero fading. La potenza rimane costanze e non soffre di surriscaldamento, notando anche la colorazione sempre uniforme dei dischi anche a termine della gara su PS che, per la stanchezza, le abbiamo dovute condurre attaccate ai freni. Il punto di attacco rimane costante e la grande differenza rispetto a i DH-R EVO sta nel mordente. E’ un freno diverso ma per certi versi più facile. I DH-R EVO sono potenti molto potenzi e alcune volte se pur con grande modulabilità l’attacco e il mordente dato dalla combo pinza e dischi da 2.3 mm può lasciare spiazzati dalla grande potenza frenante che viene sprigionata. Gli Slate T4 EVO ti permettono invece di stare più concentrato sul trail contando su un sistema frenante sempre presente ma meno esigente in termini di delicatezza nella forza impressa alla leva.
Per uno staccatore dell’ultimo metro come sono io che vi sto scrivendo magari può non piacere, ma sto imparando a apprezzarlo perchè è un impianto frenante molto sfruttabile, modulabile ma con tantissimo potere frenante che c’è quando serve e non cala mai. E’ tutto più facile nelle mani, pardon.. nelle dita del rider. Che sia una uscita esplorativa in montagna o una gara di enduro, ma secondo noi anche di DH gli Slate sono pronti, ergonomici e potenti.
ANALISI POTENZA FRENANTE (WET CONDITION)
Abbiamo affrontato guadi, e condizioni miste e rispetto a i DH-R EVO che subendo shock termici tendevano a diventare rumorosi attualmente ciò non avviene con gli Slate T4 EVO, semplicemente si bagnano ma frenano come da asciutti e questa non è una qualità da tutti gli impianti!
CONCLUSIONI
Per noi gli Slate T4 EVO con dischi da 1.8 mm di spessore sono l’impianto con cui si può fare tutto dal trail all’enduro e perchè no anche del DH. Tutto sta nell’allestimento e nella tipologia di dischi usati in termini di dimensioni. Hanno un range di utilizzo molto ampio e la qualità TRP non si discute ormai da anni a livelli altissimi.
QUALITA’/PREZZO
200 euro per impianto frenante comprensivo di pompante e pinza escludendo dischi e adattatori (ed eventuali pads di ricambio). Sicuramente è un prezzo leggermente più elevato della concorrenza. Ma nel nostro test TRP ha fatto 2 su 2. Quindi un rapporto qualità/prezzo ottimo se pur la spesa iniziale può essere leggermente elevata.
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Ciao!!
Volevo sapere se avevi testato anche i TRP T4, il modello prima delle versione EVO e se sapresti indicarmi le differenze.
Grazie
Ciao Marco, abbiamo provato il modello TRP Slate T4 EVO ma non la versione precedente, attualmente abbiamo in programma un ulteriore test che prevede l’utilizzo di dischi da spessore 2.3 mm rispetto agli attuali 1.8 mm
Possiamo confermare che sono dei DH-R Evo più dolci da usare
Rimani connesso per i prossimi test e grazie di seguirci!!