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TESTED – EXT: Aria ed Era, accoppiata vincente?

Negli ultimi 9 mesi abbiamo svolto un long test in compagnia del reparto sospensivo marchiato Extreme Racing Shox.
In particolare, all’avantreno una Era v2.1 ed al posteriore un Aria, il tutto montato su di una YT Capra MY2023.

Abbiamo fatto tutto, dalla pista ciclabile alle DH nere in park, ed ora è arrivato il momento di tirare le somme di questo periodo di test.

Partirei dall’ammortizzatore che, spoiler, mi è piaciuto a prima vista. Out of the box fa da subito una bella scena, un design racing unito alla generosa dimensione ed un peso non proprio piuma (650gr) fanno si che Aria risulti un oggetto premium da vedere e da toccare, il che non guasta, perché bisogna anche essere fighi.

Ma ovviamente non basta, infatti su di lui troviamo anche alcune features, qui di seguito un elenco, che prenderemo in esame nei capitoli successivi:

– Tecnologia AS3: la doppia camera positiva con solo 2 guarnizioni dinamiche per separare le 3 diverse camere. (Design brevettato unico EXT)

– Camera positiva +/++ (bassa/alta) con potenziale di regolazione infinito tramite 2 valvole dell’aria separate per mettere a punto le caratteristiche della molla

– Camera di grande volume auto attivante negativa

– Design unico di guarnizioni per l’aria basato sulla tecnologia aerospaziale

– Tecnologia Lok 2.0

– Albero interno superleggero da 14 mm

– Grande pistone principale idraulico da 28 mm

– Circuito idraulico regolabile dal basso verso l’uscita (HBC)

– Trattamento superficiale proprietario “Super Finish” su parti scorrevoli

In fin dei conti, a noi interessa sapere come va, quindi partiamo con la nostra disamina!

Appena montato, siamo andati a configurare le pressioni (camera + e ++) come da tabella fornita da EXT, usando una speciale pompa per sospensioni ad alta pressione che vien fornita nella confezione di questo Aria.

Vi devo dire che non abbiamo variato di molto le pressioni consigliate da EXT nell’utilizzo di questo ammortizzatore, non ne abbiamo sentito il bisogno e ci siamo trovati divinamente.
Parlando di un prodotto racing, non sempre ci si incontra con la facilità di regolazione, ed infatti anche qui la procedura di immissione d’aria è un pochino macchinosa, nulla di astronomico sia chiaro, ma non è un’operazione che si fa in 20sec.

Avendo le due camere separate, abbiamo un’infinita possibilità di tuning, e possiamo cucirci addosso Aria come meglio crediamo, anche se va riportato che agire sulle regolazioni di HSC, LSC ed HBC risulta un po’ scomodo contando che serve sempre un utensile per andare a modificare questi parametri, al contrario la leva del blocco è molto facile da raggiungere.

Prima di scendere, purtroppo, bisogna anche salire, e con blocco inserito si fa pedalare abbastanza bene, non è un blocco inutile come può essere un X2, si assesta e rimane li.
Certo quando si parla di sistemi sospensivi cosi votati alla discesa, è sempre meglio avere una bella risalita meccanizzata! Parere personale ovviamente, potete anche risalire con le vostre forze, lui lo fa.

La fase discesistica è quella che mi ha colpito di più e,  non lo nego, ero partito abbastanza prevenuto nei confronti di questo ammortizzatore, difatti ha ricevuto alcuni aggiornamenti dalla data di uscita, e sembra che siano state colmate alcune lacune.
Sistemate le pressioni, con sag del 28/30%, l’ho trovato molto “comodo”, diciamo la classica sensazione che si ha quando si prova un ammortizzatore a molla, molto lineare nella sua curva di compressione.

Allo stesso tempo risulta molto reattivo nella guida, non è solo “seduto”, soprattutto quando abbiamo sotto le ruote un terreno scassato, copia alla perfezione le asperità del terreno e da il meglio di se quando la velocità si fa interessante.
Anche nelle uscite in bike park, dove di solito si ha un ritmo più allegro e si entra in curva alla velocità della luce sperando che la sponda ci tenga, è stato un fedele compagno.

Quindi, l’esperienza complessiva su questo Aria risulta essere molto positiva, maturato molto dalla prima batch, e forse l’unica nota negativa è la regolazione macchinosa, ma essendo un prodotto pensato per entrare nel panorama racing lo si potrebbe anche perdonare.

EXT Era V2.1

Ho avuto un rapporto strano con questa forcella, l’ho settata come da tabella, e dopo la prima giornata di riding non ho sentito quel feeling… quel “che figata senti come va”.
Ma andiamo per gradi, queste sono le specifiche di questa versione di Era:

– 36 mm Ø stanchions
– HS3, Hybrid coil and air spring: with 2 adjustable positive air chambers and high volume negative chamber
– New Crown design: forged AL 7050 T6 to substantially increase stiffness
– High volume Cartridge with Ø22 mm piston, engineered circuit to separate bump and rebound oil flow
– HDRV unique compression valve system Ø24 mm piston
– IFP reservoir Ø24 mm piston
– Dropout 15QR Boost Torque Cap® compatible (15×110 mm)
– 3 way adjustable, Low and High speed Bump and Rebound
– Main strut low friction system: new DU bushing material from our WRC technology combined with dedicated EXT oil
– Cartridge and Air spring low friction System: innovative floating shaft guide combined with the EXT proprietary coating and superfinish chrome shaft.

Quindi ci troviamo davanti ad una forcella da Enduro con steli da 36mm (Si, esistono ancora le 36mm) e devo dire che non si sente la mancanza di una 38mm, soprattutto con i Torque Caps inseriti sui mozzi anteriori, risulta molto diretta e non si avverte alcuna flessione indesiderata.

Non possiamo contare su nessun blocco rapido della forcella, il che è abbastanza normale in questo segmento, ma comunque anche in salita non se ne sente la necessità, alla fine la destinazione d’uso di componenti come questo non implica una velocità di ascesa stile XC, quindi poco male.
Come dicevo qui sopra, la prima uscita non è stata così entusiasmante…ma in questo lungo periodo di test ho potuto provare più setting di quanti ne avessi mai provati, anche qui troviamo la doppia camera, quindi un’infinità di personalizzazione…avrò trovato la giusta via?

Ho memorizzato sullo smartphone circa 10 setting che ho provato, con alcuni mi trovavo meglio sul lento, altri sul veloce ed altri ancora sul misto…ma tutti avevano lo stesso problema, quando il ritmo diventava serio e rotto, mi ammazzava le braccia.
Ad ogni setting miglioravo , ma l’ultima parte di corsa risultava molto pastosa, quasi come se l’idraulica non riuscisse a star dietro alle sollecitazioni date dal terreno.
Prendendo in esempio un trail che (penso) tutti conosciamo, la Giada Line, ho dovuto fermarmi a più riprese per far riposare le braccia, cosa mai successa con altre forcelle dello stesso segmento, anche meno raffinate a livello di idraulica.
Il che mi fa pensare fosse la mia forcella test il problema, ho contattato i ragazzi di EXT ma causa tempistiche non siamo riusciti a dare un occhio più approfondito al problema, nota di merito la disponibilità del servizio clienti, sotto questo aspetto nulla da dire.

Infatti sono stati così gentili da inviarci un altro esemplare test di Era, dove le sensazioni fin da subito si sono rivelate l’esatto opposto rispetto al sample inviatoci precedentemente.
La forcella risulta molto fluida nella sua corsa, e tutti I vari setting ri-provati hanno dato sensazioni differenti su di un medesimo trail, segno che l’idraulica funziona a dovere e risulta percettibile ogni clic che diamo sulle leve di HSC/LSC e Rebound.

Nella seconda parte del test, Era è stata montata su di una E-bike full power da circa 24kg, ed in azione non ho notato particolari flessioni rispetto al montaggio su di una endurona come la nostra YT Capra, sempre con mozzi dotati di Torque Caps, bella solida e precisa nelle entrate in curva e percorrenza, anche con del peso extra.

Praticamente un’altra forcella, in qualsiasi contesto si è rivelata un’ottima compagna, al patto però di trovare il giusto setting, che nei componenti derivati dalle competizioni è una parte molto importante, qualunque sia lo sport in questione.

Anche nel rotto vero, la risposta dell’anteriore da molta fiducia, si riesce ad avere un ottimo grip, e qualche volta mi ha salvato da qualche errore di valutazione, mi è piaciuta!

Purtroppo può capitare un esemplare non ottimo, non tutte le ciambelle escono con il buco, ma la cosa importante è avere un servizio clienti che funzioni, e nel nostro caso I ragazzi di EXT si sono comportati al meglio delle loro possibilità.

Consigliamo questa accoppiata?

Si, ammortizzatore sublime, forse l’ammortizzatore ad aria migliore del mercato (IMHO), la forcella ha un’ottima idraulica e possibilità di personalizzazione, ma non più o meno di altre forcelle di alta gamma presenti sul mercato, la regolazione è un po’ macchinosa in entrambi ma come detto in precedenza, serve tempo e studio per comprendere come sfruttare al meglio prodotti di questo genere.

Prezzi a parte, che sono da top di gamma, vi consigliamo l’acquisto…magari con qualche sconto, ed allora si, potrebbe esserci Aria di buona Era.

Di seguito vi lasciamo una bella carrellata di tutti i video in cui abbiamo messo sotto torchio l’accoppiata EXT ARIA ed EXT ERA

Tutte le foto e video sono proprietà di mtbworkshop.com

About the author

Edoardo

29 anni, Ingegnere meccanico. Grande appassionato di mountainbike fin dall’adolescenza nonchè di outdoor sports, mountaineering, trail building e meccanica applicata allo sport e competizioni. Adoro i single track veloci che alternato tratti flow e con salti naturali ed artificiali di media entità a tratti con radici, rock garden, gradoni in cui tecnica equilibrio e  conoscenza del mezzo vanno messi in primo piano.

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