Ad un anno esatto dal suo assemblaggio vi raccontiamo tutto, ma proprio tutto della nostra Da Bomb Sentinel 2021!
IL PROGETTO
L’idea da cui è nato questo progetto è semplice. E’ risaputo che mtbworkshop ha un debole per le hardtail con tanto pepe e avevamo voglia di testare da tempo un prodotto Da Bomb, l’uscita del modello aggiornato 2021 è stato il momento perfetto per investire e rendere concreto questo progetto. Grazie a IorAtv, distributore italiano Da Bomb, siamo riusciti a ordinare in tempo il telaio nella fantastica colorazione Gloss Chameleon. Il colore ha la particolarità di poter cambiare in base all’incidenza della luce sullo stesso, passando da un viola metallizzato ad un bellissimo verde metallizzato: fantastico!
Volevamo utilizzare il telaio come muletto per montare tutti i componenti che riceviamo in test e quindi sulla carta all’inizio non avrebbe avuto una identità pura. Dopo il primo assemblaggio e i primi test abbiamo cambiato idea e abbiamo deciso di renderlo una arma da Enduro totale con la possibilità di montaggi di componentistica test dedicata a questo segmento, ma in maniera più oculata.
IL MONTAGGIO
Il montaggio come abbiamo anticipato è il risultato di scelte, a nostro avviso, mirate ad avere una bici divertente, pedalabile, ma resistente alle sollecitazioni che deve subire una mtb da enduro specialmente front ed in ottica di partecipare a qualche gara nazionale!
Il telaio è pensato intorno ad un montaggio con forcelle da 140mm a 160 mm. Noi abbiamo scelto di montare una Lyrik 2020 settata a 150 mm con cartuccia mrp (qui il link) Successivamente abbiamo affidato alle sapienti mani di Pierluigi di Freeridebike per un tuning specifico al fine di massimizzare la progressività e la sensibilità dei registri della Lyrik con olio specifico 5wt, intervento che ha rivoluzionato in meglio il comportamento della Sentinel.
Per quanto riguarda i freni abbiamo testato per diverso tempo i TRP Slate T4 per poi passare alla configurazione finale con i TRP DH-R Evo con dischi BCA da 203 mm di diametro. Manubrio XLC da 780 mm e attacco manubrio Reverse Component BASE 0° diametro 31.8 mm. Manopole PNW Components Loam Grips, sella immancabile WTB Volt Comp con cui ci troviamo benissimo da anni. Telescopico un onesto e sufficientemente rigido . Deragliatore Shimano XT 2020 e cassetta Shimano SLX 11-46 a 11v. Per quanto riguarda la guarnitura abbiamo pensato alla sua funzionalità e ai colpi e sollecitazione a cui è soggetta e abbiamo optato per una SRAM NX DUB con corona 32T, non leggerissima ma robusta e fa il suo dovere egregiamente.
Per quanto riguarda il capitolo gomme e cerchi facciamo una distinzione:
Configurazione 27.5″: Cerchi Duroc 40 con gomme Magic Mary 2.6 Addix Soft anteriore e posteriore
Configurazione 29″: Cerchi WTB Tough I30 con Magic Mary 2.6 Addix Soft
Configurazione Mullet: Cerchi WTB Tough I30 set mullet con anteriore Magic Mary 2.6 Addix Soft e posteriore WTB Vigilante 2.6 Fast Rolling TCS
Ultimo ma non meno importante guidacatena Funn Zippa Lite ISG05 per sicurezza
Fatta la lista della spesa volevo spendere due parole sulla magia di aver un telaio uscito dallo scatolo e tutti i pezzi da montare. Ogni singolo pezzo da montare, ogni vite stretta è un trionfo di felicità e soddisfazione per chi ama questo lato puramente meccanico della mountain-bike! Ad assemblaggio terminato anche lo shakedown, per dirla come i big, ha un suo fascino, verificare che tutto sia ok e funzionante sulle vere sollecitazioni di una mtb assemblata con le proprie mani da’ molta soddisfazione ve lo possiamo assicurare!
LA PRIMA GARA
Terminato l’assemblaggio, una settimana dopo abbiamo fatto la nostra prima gara enduro dell’anno con una HT. Mossa azzardata? Forse, sicuramente partecipare alla King of CDR valevole come tappa del campionato italiano enduro è stato un bel battezzo sia per rider che per mezzo. La Da Bomb Sentinel era configurata 27.5″ e fare le risalite delle PS con un caldo infernale ci ha messo un po’ in crisi ma la Sentinel era pronta con un telaio che ci ha lasciato a bocca aperta per compattezza in taglia 17″ e per quote geometriche con carro sufficientemente corto e reattivo e un angolo di sterzo aperto ma non impossibile da pedalare. Le coperture generose sicuramente penalizzano in salita costringendo ad una pedalata rotonda e costante ma quando si scende si passa sopra tutto con un telaio che ci ha sorpreso per un alluminio morbido e comodo con un carro che assorbe bene i colpi e non scalcia per niente in ogni configurazione.
La gara non è andata male ma la Da Bomb aveva bisogno sicuramente di una messa a punto di fino per esprimere il massimo ma avevamo davanti un anno di test, modifiche e avventure!
CONFIGURAZIONE 27.5″
E’ stata una configurazione che abbiamo guidato per molto tempo un po’ per scelta e per tipologia di percorsi usati nei primi mesi di utilizzo del telaio, quindi stretti e ripidi. La Sentinel si trova bene con questa configurazione ma si percepisce che il telaio preferirebbe almeno la 29″ davanti. Sicuramente nei cambi di direzione rapidi la Sentinel 27.5″ è un fulmine. Il top tube molto slope poi aiuta a non avere il telaio in mezzo alle gambe e inclinare la bici in curva e negli appoggi al massimo possibile. Chiede di essere guidata di più sui rock garden e sui gradoni magari “pre-jumpando” alcuni pezzi. E’ una configurazione che predilige l’aria allo scassato e in salita dice la sua ma non esalta. Una configurazione molto fun bike quasi da bike park, agile e veloce soprattutto con cerchi dal canale più stretto dei Duroc 40.
CONFIGURAZIONE 29″
Una configurazione da versa Enduro moderna. C’è poco da dire la Sentinel 29 nasce per essere una 29″. Il telaio viene esaltato sia in salita che in capacità di oltrepassare gli ostacoli in discesa. Premesso che le caratteristiche di telaio morbido rimangono le stesse, la Da Bomb mangia tutto a qualsiasi velocità (sempre rapportando il tutto al fatto che stiamo parlando di una hardtail). Perde indubbiamente agilità nello stretto ma si avvicina ad un utilizzo davvero enduristico quindi ricco di rilanci, PS raggiunte a suon di pedalte e tanto gas in discesa con una guida attiva e nosepress dove serve per minimizzare i tempi di percorrenza delle curve strette. Stabilità da vendere sul rapido e angolo di sterzo stabile su un buon valore di 65.5° dichiarati ottimo per far tutto.
CONFIGURAZIONE MULLET
Non eravamo sicuri di provare questa configurazione, ma grazie a WTB abbiamo ricevuto in test un set dedicato alle mtb Mullet con due cerchi Tough I30 già tubeless ready complete di nastro e valvole (ve ne parleremo più avanti). Quale occasione migliore per completare il test della Sentinel in queste configurazione. Non è moda, ma la mullet sulla Da Bomb Sentinel è veramente l’incontro dei due mondi. Angolo di sterzo si apre di poco sotto i 65° e il movimento centrale si abba di poco senza mai colpi sul terreno involontario.
Tanto spazio al posteriore per il fuori sella con un riacquistato brio e reattività con la gomma da 27.5″ mentre il 29″ offre stabilità alle alte velocità e permette di avere quella possibilità di scavalcare ostacoli importanti senza dover mettere in conto un affondamento repentino dell’anteriore su gradoni o drop importanti. La bici non risulta per niente scollegata anzi, sembra lavorare meglio e più in armonia. Durante la fase di air-time ha un comportamento prevedibile ma si deve saper gestire. Si ha un anteriore molto stabile e sicuro sugli atterraggi ed un posteriore leggero e favorevole alle whippate. Sul misto stretto il posteriore aiuta a chiudere bene le curve e sul misto veloce l’anteriore apre la strada con precisione al posteriore che volendo può spigolare o spazzolare a piacimento le curve senza essere mai scomposto.
La Sentinel diventa incredibilmente divertente da guidare ma al carattere da fun bike acquisisce una incredibile efficacia sullo scassato ad alta velocità. Nelle risalite invece è più efficiente ma soprattutto più comoda con una posizione più seduta e quel poco più di mezzo grado di angolo di sterzo non mette in crisi assolutamente il rider con impennate non volute.
PRO/CONTRO
Geometrie: perfette per l’enduro e non penalizzano la salita
Alluminio: il tipo di lega scelta da Da Bomb e lo spessore delle tubazioni rendono la Sentinel precisa, reattiva ma non nervosa. Il che aiuta molto il rider a non stancarsi anche tenendo un ritmo elevato!
Polivalenza: sicuramente la Sentinel si è comportata bene in ogni tipo di configurazione ruote scelta a parità di escursione della forcella ma quella che secondo noi abbraccia tutti i punti di forza del telaio è la configurazione Mullet con wheelset con canale da 30 mm e gomme che possono variare dai 2.4 a 2.6, in quella configurazione la Da Bomb Sentinel si trasforma in una vera e propria arma da discesa, reattiva e precisa al tempo stesso.
Se proprio voglia trovare un contro la Sentinel non è una bici che ama essere accompagnata in giro per una passeggiata in centro. Ha bisogno di una guida mista tra il morbino sulle curve spondate, e una guida sicura e cosciente nelle fasi di salto e negli air-time lunghi. Bisogna guidarla con energia ma quando serve e sapersi adattare e capire quando lasciarla scorrere. E’ più un dialogo continuo e sicuramente quando serve la Sentinel è una fedele alleata nei momenti di guida tecnica e veloce, si schiera al fianco del rider e non lo mette in difficoltà a in cambio vuole lucidità e condivisione di intenti.
Ringraziamo IorAtv.it per averci fornito il telaio e seguito in tutte le fasi dalla scelta del colore all’ordine presso Da Bomb