Test

TESTED – Camelbak Repack LR 1.5L: comfort visivo e praticità non solo per poche ore!

Dopo avervi presentato (in questo articolo) il test completo del Camelbak Mule Evo, continuiamo il test delle novità Camelbak parlando dell’ hip pack Camelbak Repack LR 1.5L

Il marsupio Camelbak Repack si presenta esteticamente molto curato in ogni suo dettaglio anche con inserti riflettenti per le uscite serali o a bassa luminosità. E’ pensato per integrare la riserva idrica in maniera furba senza sacrificare troppo l’effettivo spazio a disposizione del rider per portare con se strumenti e tutto il necessario le uscite a breve raggio o nelle giornate in park o sessioni di allenamento gravity/enduro in cui non è sempre necessario avere con se troppa attrezzatura rimanendo nei paraggi dei trail principali.

Lo scopo del test come di consueto è stato quello di scoprirne la praticità nel suo utilizzo, raggiungimento delle tasche durante il riding, utilizzo della sacca idrica e del sistema di riposizionamento del tubo magnetico. Effettiva capienza e predisposizioni alloggi per attrezzature e chiavi o barrette come potete vedere nelle immagini a seguire.

Prima di entrare nel dettaglio analizziamo, come di consueto le caratteristiche principali del Camelbak Repack.

Principali caratteristiche del Camelbak Repack LR 1.5L

– Cintura per stabilizzare il carico e tasche modello cargo
– Tasche per strumenti integrate
– Sacca idrica Crux da 1,5 L
– Cinghie di compressione doppie
– Sostegno magnetico per tubo di idratazione
– Zone rifrangenti
– Capacità di idratazione: 1,5 L
– Capacità di trasporto: 2,5 L
– Peso: 310 g
– Numero di tasche esterne: 4

Prova statica

Effettuata l’unica regolazione disponibile (attorno alla vita) e riempita alla massima capienza la sacca idrica, il Camelbak Repack si presenta da subito ben bilanciato a livello di distribuzione dei pesi sulla schiena del rider. La parte a contatto con il corpo offre un buon supporto per la ventilazione ed ha uno spessore di materiale sufficienze per offrire un effetto cuscinetto che ne amplifica il comfort ed evita di scaricare il peso dell’ hip-pack e del suo contenuto sul rider durante fasi di salita discesa dal mezzo e vedremo anche in azione. Il tubo della sacca idrica Crux è sufficientemente lungo da non dover costringere il rider a doversi chinare per bere anche sceso dalla mtb.

In questa slideshow gallery potete osservare tutti i principali dettagli e le tasche a disposizione del Camelbak  Repack

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Tasche esterne pratiche per riporre chiavi e/o barrette energetiche senza il rischio di perdere lungo il trail il contenuto. Zona strumentazione ben organizzata con 3 tasche a rete elastiche capienti il giusto, rapportate all’effettiva capienza del Repack e una tasca con zip per riporre chiavi e/o documenti importanti di cui non si vuole assolutamente avere timore di smarrirli.

La tasca principale offre ampio accesso alla sacca idrica Crux e alla “main-zone” del Repack in cui riporre una pompa compatta per gonfiare i copertoni, attrezzi più voluminosi o un leggero antivento (tutto testato ed effettivamente entra anche una camera d’aria compatta o del lattice di riserva).

Prova dinamica

Come sempre sulle prove dinamiche non ci risparmiamo, sia per quanto riguarda il tipo di utilizzo che per le condizioni dei trail. Non sono mancate giornate di test con trail umidi a quelli secchi dell’ultima fase di prova. Stabilità massima in salita anche a pieno carico di oggetti e idrico. Per chi è abituato da sempre ad avere lo zaino si avverte la mancanza del peso sulle spalle e personalmente mi ha dato possibilità di esprimermi meglio durante le fasi di guida più dinamiche e concitate. Le prime volte può dare impressione di sentirsi non protetti (almeno così è stato per chi vi scrive) e la mancanza dello zaino al posteriore in alcuni casi obbliga (test enduro) ad indossare un para schiena non avendo nessun tipo di protezione. Durante la discesa il comfort come parametro può essere influenza sicuramente dalla distribuzione dei pesi all’interno dell’hip-pack e dal peso complessivo dello stesso.

A carico intermedio anche durante velocità elevate di percorrenza e trail molto sconnessi il Repack rimane stabile e senza movimenti laterali. Se arrivate al limite della capienza, indubbiamente le masse in gioco avranno una inerzia maggiore e bisognerà compensare con una stretta maggiore delle fasce di regolazione, non sempre apprezzata ma necessaria.

Anche durante i salti il blocco magnetico del tubo idrico ha funzionato alla perfezione e non abbiamo mai avuto necessità di fermarci per tubi “penzolanti” con evidente anche rischio per bici/rider.

Conclusioni

Il Camelbak Repack LR 1.5 L è sicuramente una valida alternativa quando non vi è necessita, per lunghezza percorso/tempo, di avere una grande riserva idrica e una grande mole di attrezzi. Si riesce ad avere con sé il necessario per affrontare i classici imprevisti e rapide riparazioni e per avere un livello di idratazione sufficiente anche per uscite di mezza giornata o sessioni gravity in park o in PS in cui si rimane sempre vicini al “campo base”. Buon livello di stabilità e ottima distribuzione dei pesi sulla fascia lombare del rider. Tasche facilmente raggiungibili e ben distribuite. Utilissima la sacca idrica Crux che incarna tutto il meglio del know-how Camelbak in questo campo. Prezzo allineato al mercato attuale.

Per altre informazioni sul Camelbak Repack LR o altri prodotti della linea Camelbak visitate il loro sito.

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About the author

Edoardo

29 anni, Ingegnere meccanico. Grande appassionato di mountainbike fin dall’adolescenza nonchè di outdoor sports, mountaineering, trail building e meccanica applicata allo sport e competizioni. Adoro i single track veloci che alternato tratti flow e con salti naturali ed artificiali di media entità a tratti con radici, rock garden, gradoni in cui tecnica equilibrio e  conoscenza del mezzo vanno messi in primo piano.