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TESTED – BI-AIR CARTUCCIONE: upgrade che non ti aspetti!

Bi-Air Cartuccione

Dopo diversi mesi di test, comparazioni, tabelle di pressioni e setting vari vi presentiamo oggi il nostro test del sistema Bi-Air denominato anche “cartuccione” che prende comodamente il suo spazio al posto dei token della vostra forcella.

Spinti dalla ricerca delle novità del settore bici e meglio ancora se made in Italy, abbiamo contattato Luca Motta, l’ideatore del cartuccione per averne un esemplare in test da montare sulla nostra Lyrik da 150 mm.

Unboxing Bi-air
Unboxing Bi-air

Premessa, la Lyrik montava un sistema che all’apparenza può sembrare simile anche se non è del tutto così ovvero: MRP Ramp Control. Più avanti scopriremo un confronto diretto delle due soluzioni.

CARATTERISTICHE

L’idea alla base del cartuccione è quella di offrire al rider uno strumento per personalizzare ulteriormente la curva di compressione andando oltre il semplice utilizzo dei token e di fatto offendo una seconda camera d’aria (appunto camera secondaria, tappo rosso) per personalizzare l’ultimo terzo di corsa e quindi gestire fondocorsa e progressività finale. La camera primaria (tappo blu) invece gestisce i rimanenti due terzi di corsa e permette di lavorare a pressioni di esercizio veramente basse.

INSTALLAZIONE

Niente di più semplice, sgonfiate la forcella svitate il tappo in base al vostro tipo di forcella ed installate il cartuccione con un po’ di grasso per sospensioni sia sulla filettatura che sull’OR. Non necessità coppie di serraggio elevate, arrivate a battuta e stringete con al massimo una coppia angolare di 30° giusto per essere sicuri (la tenuta aria la fa l’OR).

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La regola base del primo setup è utilizzare la stessa pressione che avevate prima da trasferire sulla primaria e almeno 100 PSI sulla secondaria o meglio moltiplicate per due la pressione della primaria per la secondaria.

Come vedere dai grafici cambiando la pressione della camera secondaria si ottiene più progressività finale mentre aumentando la primaria si ottiene essenzialmente uno shift di tutta la curva e del suo carico di stacco iniziale.

TEST SUL CAMPO

I primi test ci hanno permesso di provare svariate soluzioni di pressione e ci siamo fermati a 65.5 PSI di primaria e 125 PSI di secondaria con rider sui 78kg vestito e forca Lyrik 150 mm su Specialized Status 140.

La prima cosa che abbiamo avvertito sono stati “i tasselli”. E’ una espressione che abbiamo utilizzato tra noi tester per identificare quanto abbia guadagnato la forca in sensibilità iniziale e carico di stacco ridotto. Inoltre la Lyrik ha lavorato finalmente benissimo a centro corsa.

Dopo vari test abbiamo trovato la quadra con la pressione della camera secondaria perchè sotto i 110 PSI andava troppo velocemente a fine corsa. Una volta trovato la camera primaria e secondaria sembrano entità separate e le regolazioni sono ben distinte e nette senza interferire l’una sull’altra tranne per il meccanismi di modifica di curva progressione precedentemente espressioni.

EXTRA: BI-AIR VS MRP RAMP CONTROL

L’MRP Ramp Control se non lo conoscete è un sistema di Token on the go per così dire ovvero che possiamo modificare il numero (in base ai click) di token che abbiamo sulla parte aria al volo in base al percorso. La camera rimane sempre una e non vi è una netta separazione tra primaria e secondaria come nel BI-AIR.

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La differenza che abbiamo sentito è stata sicuramente nella sensibilità iniziale. Rimane invariata con l’ MRP mentre cambia nettamente con il BI-AIR. L’MRP è comodo per modificare al volo la progressività finale della forca ma i click non sono precisi e affidabili come la gestione dei PSI che si ha sul BI-AIR.

Di contro sicuramente nel cartuccione bisogna aver trovato un setup che vada bene per la maggior parte dei percorsi (ma il 90% di noi rider guida con questo scopo) e bisogna avere una buona pompa pressione per evitare nello svitamento di falsare la lettura e la pressione scelta ( ma questo succede con qualsiasi sistema di sospensione presente sulle mtb moderne).

CONCLUSIONI

Partiamo col dire che la cura dei dettagli e l’efficienza di funzionamento impeccabile ha il suo presso e parliamo di 250 € per il cartuccione in questione. Il Bi-Air sicuramente modifica e di molto le prestazioni e le sensibilità soprattutto di forcelle con idraulica non raffinata e permette un abbassamento della pressione di esercizio con tutto vantaggio sull’usura nel tempo. Se siete dei rider sensibili o sentite l’esigenza di avere una forcella che restituisca più feeling o cercate qualcosa in più a livello di setting pur avendo una forcella top questo è l’articolo giusto!

About the author

Edoardo

29 anni, Ingegnere meccanico. Grande appassionato di mountainbike fin dall’adolescenza nonchè di outdoor sports, mountaineering, trail building e meccanica applicata allo sport e competizioni. Adoro i single track veloci che alternato tratti flow e con salti naturali ed artificiali di media entità a tratti con radici, rock garden, gradoni in cui tecnica equilibrio e  conoscenza del mezzo vanno messi in primo piano.

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