In occasione dello Shimano Bike Test 2020 ad Imola (BO) abbiamo avuto modo di incontrare i responsabili marketing Trek Italia ed avere un primo assaggio della Rail 9 (link all’articolo). Pochi km che ci hanno lasciato più che entusiasti, così abbiamo chiesto di poter effettuare un long test sullo stesso modello. Detto fatto! Ecco i risultati di questo entusiasmante test della Trek Rail 9 2021!
COMPONENTISTICA
-FORCELLA
Una solida ZEB Select+ con i suoi bellissimi steli da 38 mm e 160 mm di corsa, tuning E-bike con 2 token pre-installati. Pressione settata a 80 PSI per un sag del 30% e ritorno a 9/10 click da tutto chiuso. Per noi è stata l’impostazione di setup iniziale e quella che abbiamo preferito ed utilizzato. Eravamo scettici sui soli 2 token utilizzati, sapendo che sulla Lyrik spesso ne utilizzavamo 3 ma, anche negli impatti più energici e da altezze importanti, non abbiamo avuto nessun bottom-out ed un’ottimo sostegno a metà corsa. Gli steli da 38 mm infondono una sicurezza difficilmente riscontrabile su altre forcelle. Azzeccata soprattutto la solidità su una tipologia di e-bike come la Rail 9. Precisione e stabilità alle alte velocità e risposta sempre corposa anche sui trasferimenti di carico importanti sull’anteriore, considerando il peso della batteria e la sua estensione.
-MONO AMMORTIZZATORE
La Rail 9 viene fornita con un RS Super Delux Ultimate RT3. L’abbiamo settato con un sag del 35% seguendo semplicemente, di proposito, le indicazioni sulla pressione date da Rock Shox stessa, e la regolazione LSC a “0” o in modalità “+” ,il mono si è comportato sempre alla perfezione soprattutto in termini di rebound. Durante il test abbiamo solo aumentato di 10 PSI la pressione rispetto a quanto suggerito per stare su un sag del 32%-33% e avere un po’ più di sostegno a centro corsa, ma dovuto alla guida mediamente aggressiva del tester. Fondocorsa mai avvertiti anche nei salti più impegnativi e senza contro-rampe. La nostra attenzione e il nostro stupore si sono concentrati nell’analizzare il comportamento mono+leveraggio: ruota sempre incollata a terra e posteriore che ha sempre seguito ogni asperità anche le piccole asperità ad alta percorrenza, senza rimbalzi. Molto efficace il sistema sia in trazione sia in uscita dalle curve lente senza affondamenti eccessivi. Sicuramente eventuali perdite di trazione sono state compensate dall’extra apporto alla pedalata data dal motore, ma sulla lunga distanza sicuramente è un difetto non riscontrabile dato che non ne abbiamo sentito la presenza.
Potete osservare quanto sia “perfetto” il setup anche dai test di impatto da fermo in questo video!
Mino Link: abbiamo provato entrambe le posizioni HIGH e LOW. Sicuramente in ambito puramente gravity la posizione LOW fornisce più controllo in discesa e alle alte velocità ma per la maggior parte del test abbiamo preferito la versatilità e giocosità della Rail 9 con il Mino link in posizione HIGH. Ottima comunque la possibilità di poter estremizzare il comportamento di una e-bike che a nostro avviso in un campionato come un E-EWS da già tutte le armi in termini di componentistica e telaio per ambiere alle posizioni di vertice, biker permettendo.
-COCKPIT BY BONTRAGER
Ci sente subito a casa! Out-of-the-box è tutto al suo posto, leveraggi alla giusta distanza, manopole comodissime (XR TRAIL ELITE) , rapporto manubrio/stem ottimale (Bontrager Line): comodo in pedalata, ottimo controllo durate le fasi più spinte di guida. I manubrio per completezza ha un diametro da 35 mm con lunghezza da 780 mm e lo stem una lunghezza di 50 mm, come già detto tutto perfettamente coordinato. Il comando del telescopico è di facile utilizzo, forse leggermente rigido in azionamento, ma questione di abitudine. Joystick per gestione modalità motore e informazioni sul Kiox sempre a portata di mano e facilmente azionabile il tutto on-the-fly!
Votazioni positive anche per lo schermo perfettamente leggibile in modalità notturna ed in navigazione con tutte le informazioni a disposizione e schermate sufficienti e ben distribuite per scegliere sempre nel modo più completo cosa tenere sotto controllo.
-TELESCOPICO
Bontrager Line Elite 150 mm su taglia M sono perfetti per l’inclinazione pensata del top tube e la geometria del telaio. Grandissima possibilità di movimento della rider sul punto per noi centrale della bici dove la distribuzione di peso è maggiormente concentrata. Il telescopico ha sempre offerto una risposta pronta ed una adeguata velocità di estensione. Abbiamo solo notato un gioco laterale avvertibile ma non fastidioso a livello di riding. Alla lunga sicuramente un service per sostituzione linguette di centraggio risolverà il problema come capita su molti altri modelli.
-RUOTE
Gioie e anche piccoli dolori. Il mix offerto delle Bontrager Line Comp 30 già con lattice e pronti al tubeless con nastro TLR insieme alle gomme sempre Bontrager SE5 Team Issue ci ha dato sensazioni altalenanti ma nella media più che buone. In particolare, al posteriore una grande trazione e resistenza a colpi ed eventuali tagli. La mescola al posteriore offre grande trazione e grip necessario, con una usura controllata nel tempo nonostante la grande coppia del motore Performace CX di Bosch. All’anteriore invece più di una volta con terreno umido del periodo di test, abbiamo battagliato nel recuperare perdite di trazione e scarico non ottimale del fango. Abbiamo girato su pressioni pressoché uguali tra anteriore e posteriore (1.4 bar). Per compensare siamo scesi fino a 1.1 bar all’anteriore migliorando di poco il difetto. In stagione prettamente invernale una gomma più artigliata e con più scarico del fango aiuterebbe. In generale questo difetto è stato riscontrato in situazioni in cui abbiamo strapazzato la Rail 9 in termini di velocità di percorrenza e angolo di inclinazione ma nel 90% dei casi l’insieme da grande stabilità e sicurezza.
-TRASMISSIONE
Anche qui stesso livello di feeling del reparto ruote. Trasmissione ben dimensionata la GX con 12 velocità, per lo sforzo maggiore in termini di coppia dato dal motore e con un range di rapporti ben sfruttabile. A nostro avviso in condizioni invernali ha bisogno di una cura maggiore fra una uscita ed un’altra. Non ama molto i depositi di sporco e ciò ne compromette lievemente la precisione in cambiata e la tenuta della marcia sotto sforzo. In particolare il guida catena, utilissimo e ben pensato, accumula molto sporco e ha bisogno di essere aperto periodicamente per pulire bene il tutto e ripristinare un bel livello di precisione di utilizzo. In generale non ha mai patito i forti rilanci in modalità e-mtb quando dovevamo uscire forti da una curva o affrontare un rilancio o strappo in salita. Più che buona!
-FRENI
Nel modello utilizzato nello short test ci eravamo lamentati di una poca efficienza in termine di potenza frenante del pompante/pinza anteriore nonostante fosse un 200 mm. Stavolta abbiamo utilizzato un set di freni (Sram Code R) all’altezza. Potenti e modulabili all’anteriore come ci aspettavamo/speravamo, e sufficienti al posteriore. In particolare il freno posteriore è piaciuto molto in termini di facilità di passaggio da una frenata energia ad un blocco della ruota usato spesso per chiudere tornantini stretti.
MOTORE
Il Bosch CX è una bomba!! Basterebbe questo ma vi spieghiamo in dettaglio. Modalità disponibili ECO, TOUR, E-MTB e BOOST. Presente anche l’utilissima “walking mode” ,utilizzata spesso per riportare in quota la bici e provare magari un passaggio più tecnico.
Abbiamo utilizzato la Rail 9 anche per uscite lunghe intere giornate in enduro senza ovviamente sistemi o mezzi di risalita. Giocando sempre tra Tour e E-MTB la giornata in enduro si porta a casa con un buon 50% di riding con 4 speciali ripetute a fuoco per tutto il giorno. La batteria è ben dimensionata e consuma il giusto. I modalità E-MTB si fanno 100 km senza risparmiarsi su trail pianeggianti ma molto tecnici e ricchi di stop and go.
In modalità TOUR l’autonomia aumenta e l’assistenza è la più azzeccata possibile per avere il giusto ausilio del motore nei momenti tecnici o a forte pendenza senza inficiare troppo. Inoltre non si ha ne una risposta troppo brusca, ne durata della batteria contingentata.
Se volete partire e tornare quando la notte è già inoltrata con qualche tratto allegro, la modalità ECO è il vostro setup per la giornata, batteria “infinita” e si deve pedalare ma senza sentire il peso dei sui 24 kg.
Modalità Boost. Utilizzata ma onestamente è una modalità troppo da “race mode” quando si deve arrivare sul filo del controllo orario di una PS e si vuole risparmiare qualsiasi decimo. Nella guida mista e tecnica la modalità E-MTB a nostro avviso ha già tutto quello che serve in termini di coppia, prontezza e risposta del motore. Obiettivamente con un’assistenza così importante abbiamo dovuto cambiare il nostro stile di guida essendo una bici che si lascia facilmente lanciare, ma si deve poi far scorrere e non forzare con questo setup per non trovarsi “over” in termini di traiettoria e velocità, ma lo vedremo nel comportamento di guida più avanti.
Nota sul paramotore del Bosch CX: solido e ben proporzionato. Abbiamo sinceramente fatto assaggiare al paramotore qualche pietra in tratti tecnici in cui era impossibile droppare o hollare l’ostacolo e la rigidità è quellla che ci aspettavamo.
IN SALITA
Durante lo short test ci eravamo già accorti di quanto tutto quello che si percorreva in discesa, con la Trek Rail 9 poteva essere percorso quasi sempre anche in salita! Trazione, stabilità perfetta, anche in modalità E-mtb, scegliendo il rapporto giusto ( e la sua conseguente assistenza) si riesce a salire qualsiasi pendenza. La centralità della distribuzione dei pesi permette di giocare con la Rail 9 anche a bassissime velocità, superando l’ostacolo che troviamo davanti. Sembrerebbe strano, ma si ci diverte quasi quanto in discesa anche in salita!!
Tenendo il mono aperto il sistema di sospensione di Trek offre trazione e mai un eccessivo affondamento. Sulle strade bianche si può anche chiudere per avere tutta la trazione necessaria e sfruttare al massimo l’assistenza del Performance CX. La bici sul tecnico e sugli ostacoli rocciosi sia in modalità tour che e-mtb ha l’assistenza necessaria, sicuramente la modalità tour da più tempo per pensare a come superare l’ostacolo ed evita di dover gestire la pedalata in termini di eccessiva potenza ricevuta con necessario controllo della spinta aggiuntiva da parte del rider, distogliendolo dal focus sul trail.
IN DISCESA
Quando la forcella punta a valle inizia il divertimento. Le parole chiave sono: stabilità, sicurezza, velocità, precisione e gestione totale delle fasi aree.
Il nostro tester è sempre stato un po’ scettico in ambito e-bike per questo abbiamo scelto proprio lui per avere un feedback più sincero possibile.
Dai primi metri ci ha confermato un feeling pazzesco con la Trek Rail 9, in termini di bilanciamento pesi, posizione in sella e controllo in discesa. Nei tornanti stretti si gira in un fazzoletto, ed è facile farla scodare in maniera controllata. I manual o i nose-press vengono naturali quasi come una bici muscolare e comunque senza il trasferimento di peso tipico di una e-bike. A nostro avviso la chiave di questa bici sta nel telaio, nella distribuzione dei pesi e nel comportamento del cinematismo. Tutto l’insieme in situazioni di riding aggressivo e pendenze vertiginose ti da tanta fiducia. Questo permette di aumentare, velocità e interpretare i trail, anche conosciuti in un modo mai pensato prima. Nota sulle fasi aeree: per quanto in questa circostanza ci si aspetti una certa macchinosità su una e-bike, una volta staccate le ruote da terra la Rail 9 si manovra e si lascia manovrare bene. Anzi la sua mole unita alla solita distribuzione dei pesi evita che movimenti errati possono essere subito amplificati in una impostazione sbagliata della bici in aria e quindi trovarsi scomposti per l’atterraggio. Noi ci siamo sinceramente divertiti!
Ecco la chiave di cui paravamo: giocosità e bilanciamento dei pesi con velocità supersoniche!
P.S: qualche scivolata senza conseguenze ne per la bici ne per il tester c’è stata, fa parte del gioco ma dobbiamo dire che il Knock Block ha funzionato alla perfezione proteggendo il telaio e non essendo mai invasivo con un range in termini di gradi a disposizione per la rotazione del manubrio più che sufficiente.
OVERVIEW
Riassumendo possiamo dire che la Trek Rail 9 prima di essere una e-bike, è una vera fun-bike!! Assistenza dove e quando serve, coppia a sufficienza. Un telaio, in alluminio alpha platinum, ben progettato con una distribuzione dei pesi fantastica. La versione 9 ha tutto quello che serve a livello di componentistica per andare da subito forte ed avere tutto il sostegno tecnico necessario. Una e-bike che ci ha sorpreso per la sua polivalenza. Dalle epiche giornate di riding, all’attacco al cronometro in una tappa di E-EWS. La Rail 9 è una bici senza (quasi) limiti, basta ricaricare quando serve la batteria! E se per caso la carica residua è 0% il rientro a casa è garantito: pedalabile bene anche da motore spento! Per chi entra nel mondo e-bike o per chi già viene da altre bici a pedalata assistita, la Rail 9 sarà più che una piacevole scoperta!!
PHOTO CREDITS: mtbworkshop.com
VIDEO CREDITS: mtbworkshop.com
Per tutte le caratteristiche tecniche e ulteriori informazioni visitate il sito di TREK