Questo week-end in occasione dell’ Italian Bike Test di Shimano, abbiamo visitato un ricco stand di Trek e la nostra attenzione è caduta subito sulla nuova Trek Rail una e-bike moderna nelle linee, nelle geometrie e esteticamente molto gradevole. Sulla carta interessante non vedevamo l’ora ti testarla,anche se per poco, ma il suo carattere è stato chiaro sin dalle prime pedalate.
Prima di scendere nei dettagli diamo un’occhiata alle caratteristiche principali della Rail 9 in test.
MAIN FEATURES
- Sistema RIB (Removable Integrated Battery) di Trek. Batteria nascosta completamente nel telaio per proteggerla e ne facilita la rimozione senza attrezzi. Oltre a questo, consente di montare un portaborraccia.
- Motore Bosch CX Line di nuova generazione: promette una sensazione di pedalata ancora più naturale e oppone meno resistenza quando non spingi sui pedali
- Tecnologia RE:aktiv con Thru Shaft reagisce più rapidamente di un ammortizzatore normale in questo caso abbiamo un RockShox Super Deluxe Ultimate RT3.
- Dalle cugine Trek Remedy e Slash riprende la geometria regolabile Mino Link, un tubo obliquo Straight Shot per extra rigidità e l’Active Braking Pivot (ABP)
- Knock Block protegge il telaio quando le cose vanno male. Impedisce al manubrio di ruotare completamente in caso di impatto, evitando ai cavi di rimanere intrappolati e ai comandi di colpire il tubo orizzontale
- Da sottolineare la modalità eMTB intelligente per regolare automaticamente il contributo di assistenza alla pedalata in funzione del terreno. Questa modalità “imposta e dimentica” come dichiara Bosch permette di fornire la giusta quantità di energia, consentendoti così di concentrarti unicamente sul piacere di pedalare.
- Forcella in dotazione la nuova RockShox ZEB Select+, molla DebonAir, ammortizzatore Charger 2.1 RC, testa ottimizzata per e-MTB, cannotto sterzo conico, offset 44mm. Corsa di 160 mm.
- Ruote Bontrager Line Comp 30 boost sia al posteriore che all’anteriore.
- Cambio misto SRAM GX e SRAM X1 per la guarnitura con corona 36T
- Cockpit tutto Bondrager serie Line con manubrido diametro 35 mm e larghezza 780 mm. Stem da 35 mm. Reggisella sempre Bondrager con escursione 150 mm in taglia M e 170 mm in taglia L.
Peso complessivo dichiarato in taglia M 24 kg.
SUL CAMPO
Sappiamo che i tre parametri spesso discussi quando si parla di una nuova mtb ultimamente sono: angolo sella, angolo sterzo e la lunghezza dei foderi bassi, e questi ultimi non possono sintetizzare il valore di una mtb rispetto ad altre, ma la nuova Rail 9 con valori di angolo sella di 75° angolo sterzo di 64.9° (HIGH) /64.5° (LOW) e carro posteriore di 447 mm, sono un bel biglietto da visita per aggressività e prestazioni in ambito discesistico.
Dalle prime pedalate la sensazione è quella di estrema comodità e posizione centrale del rider rispetto al baricentro della bici. Si ha grande padronanza del mezzo con un insieme stem/manubrio corretto in termini di lunghezza stem e larghezza manubrio per l’appunto.
Parlando con i tecnici di Trek siamo partiti in modalità eMtb consigliataci come la più performante ed intelligente come già anticipato. Effettivamente al termine del test questa modalità è quella che ci sentiamo di promuovere rispetto alle altre disponibili e all’esuberante (se pur utilissima) modalità Turbo.
Siamo partiti con una batteria all’ 80% e abbiamo giocato abbastanza con le modalità nel tempo a disposizione terminando il test con un 65% finale che per il tempo impiegato e i trail percorsi ci sentiamo di dire che il nuovo motore Bosch Line CX è un cuore pulsante della bici molto ben bilanciato ed efficiente in termini di coppia erogata ed energia utilizzata a tale scopo.
Una volta in sella e dalle prime pedalate, ad essere sincero mi aspettavo una mtb più difficile da manovrare e da pompare sui salti. Subito sensazioni piacevolmente opposte. Nonostante le generose coperture 29″x2.6 di Bontrager, i canali larghi dei cerchi e la distribuzione dei pesi aiutano a scaricare a terra facilmente la coppia senza perdere trazione anche nelle salite più impegnative (abbiamo appositamente scelto di risalire tratti che di solito percorriamo solo in discesa) con risultati ottimali.
In marcia la Rail 9 si dimostra agile e governabile, unica pecca quando la ruota anteriore punta a valle sono stati a nostro avviso i freni Sram Code R. Pur con rotori da 200 mm all’anteriore abbiamo avuto difficoltà in alcuni frangenti a trovare spazi di arresto o frenata corti. I freni sembrano sottodimensionati, ma non ci sentiamo di dare la colpa al peso e distribuzione dei pesi della Rail 9, ma più ai Code che in configurazione R non hanno, a nostro avviso, quel mordente necessario per un utilizzo gravoso/e-mtb.
Dal punto di vista elettrico e di gestione, il comando sulla sinistra del manubrio e di facile e rapido utilizzo e molto intuitivo. Lo schermo in dotazione installato sul top tube è stato sempre di facile e chiara lettura anche con condizioni di luminosità avverse e controluce.
Superati i 25 km/h come previsto il motore termina la sua assistenza. Abbiamo appositamente lanciato la Rail 9 sempre sulla soglia dei 24/26 km/h per verificare la dolcezza o meno dell’inserimento dell’ausilio del motore Bosch CX. Sicuramente avvertibile lo stacco/attacco ma molto più smooth delle generazioni precedenti.
Dal punto di vista sospensioni anteriori/posteriori sicuramente ci sentiamo di promuovere una ZEB con steli da 38 mm che danno sicurezza e precisione adeguate e degne di un utilizzo applicato al mondo elettrico.
Il mono posteriore ci ha piacevolmente sorpreso, sicuramente merito del cinematismo posteriore della Trek Rail 9, in modalità “firm” della compressione la bici è quasi del tutto stabile a tutto vantaggio di una super trazione in salita.
Il telescopico svolge bene il suo lavoro senza eccellere per scorrevolezza ma sicuramente mai avuto difficoltà di azionamento o inceppamenti, sempre pronto ad ogni richiesta.
CONCLUSIONI
Per essere uno short test la Trail Rail 9 ha saputo raccontarci molto chiaramente i suoi punti chiave: maneggevolezza (per essere una e-mtb), distribuzione dei pesi ottimale, geometrie moderne, bilancio molto positivo tra prestazioni in salita e performance in discesa ( da schiacciasassi, con buona manovrabilità nello stretto anche in prossimità di inserimento del sistema knock block).
Sicuramente è una e-mtb che merita un test approfondito e per un periodo maggiore per scoprirne pregi e andare a caccia di eventuali difetti per adesso poco rintraccabili. Oltre al neo dei freni, che per una bici da 6699 € un po’ dispiace ci sentiamo di promuovere a pieni voti la Trek Rail 9 in attesa di esami più approfonditi in epiche giornate pedalate con veri e propri loop in pieno stile E-EWS come sta accadendo in quest’anno di introduzione della disciplina.
Per maggiori informazioni visitate il sito trek.it
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