Se il primo racconto, articolo, storia vi è piaciuta e per noi è stato anche divertente scriverlo, per il secondo episodio di questo avvicinamento al decimo anniversario di mtbworkshop.com, le cose si fanno più complicate.
Come potete leggere dall’articolo parliamo di Etna, il famoso vulcano attivo più alto di Europa. Ma per noi Etna non è solo un vulcano e per questo parlare di Lei è sempre complesso, dolcemente e felicemente complesso.
Incute timore sicuramente data la sua stazza, così maestosa che sovrasta tutto i paesi e le città sottostanti. Vuole rispetto, richiede attenzione ma ripaga con una sensazione che difficilmente è totalmente descrivibile a parole. Per questo e tanti altri motivi forse il modo migliore è lasciare che le sensazioni pensando al connubio Etna+mtb e soprattutto a l’Etna in generale, per noi fondatori di mtbworkshop profondamente ed orgogliosamente Siculi, possa suscitare.
Il sogno più diretto, più banale e al tempo stesso più grande è partire in sella alla propria mtb, la mattina all’alba e affrontare la scalata da 0 a 2800-3000 metri (Torre del filosofo). Sempre sognata e meta raggiunta. Niente di emozionante in termini di salti, trail ecc. Il momento in cui la salita passa dal nero dell’asfalto al nero della cenere è come una scossa dritta dalla testa al cuore. Un plus di energie, qualcosa di magico. Certo la cenere ha tanti problemi e tanti divetti, ma sentirla sotto le proprie ruote, vedere la vallata che si apre sempre più, le temperature che scendono e il cuore che batte sempre forte ti segna qualcosa dentro l’anima da ciclica, ma anche di persona, che difficilmente potrai mai scordare.
Certo arrivati in cima ci sono tante possibilità, un bel freeride in pieno stile pioneristico (esperienza da fare almeno una volta nella vita) partendo dal nero nulla fino a scendere tra la vegetazione tipica solo del posto. Etna è solcata da i locals con trail che spaziano dall’ all-mountain, all’enduro al DH (vecchia linea chiamata “Salto del Cane”).
Trail che sono nati e cresciuti con noi bikers e con i loro creatori, modificati ed aggiornati per star dietro al mondo sempre più permissivo e impegnativo della mtb. Quindi strutture, salti, tratti naturali, sconnessi ecc. Sicuramente c’è una grossa diatriba e mancanza di flessibilità che ha da sempre rallentato e ostacolato la legalizzazione o messa in regola di alcuni trail che sono stati chiusi, distrutti, ricostruiti, parzializzati, rallentano questo bellissimo luogo in cui vivere la natura e la mountain bike rispetto al resto di alcune zone più “avanzate” da questo punto di vista. Ma non ci soffermeremo troppo in questo racconto, ma conoscendo le difficoltà e gli sforzi dei locals è giusto sempre sottolinearlo e ricordarlo.
Torniamo a l’Etna per noi di mtbworkshop! Quanti sogni, quanti chilometri, avventure, disavventure, cadute, conquiste, risate e birre su questo vulcano. Ogni volta che vedi una sua immagine o una foto di qualche rider pensi a quella volta che ci sei stato pure tu. Senti la vibrazione di quella curva, di quella ruota che teneva il grip e lo perdeva, teneva e lo perdeva…Ciò che non si perde mai è il sorriso quando si guida sui fianchi di questo vulcano.
Tecnicamente siamo cresciuti anche grazie a Lei, in salita ed in discesa, sul veloce e sul tecnico. Come tutti i momenti della vita, magari esci dal tuo territorio e ti confronti con nuove realtà, nuovi rider, nuovi percorsi e nuovi sentieri. Ma la base e la sensibilità che ti insegna girare sull’Etna, l’energia che involontariamente ogni boato, ogni esplosione dal cratere ti ha scosso dentro, dentro è rimasta e allora non hai paura di nulla. Sicuramente c’è sempre da imparare ma se ami l’Etna te la porti con te come tutta la Sicilia da ogni vertice delle sue tre punte.
Abbiamo tutti noi dello staff, vecchi e nuovi amici, sempre viaggiato, visto tanto, provato tanti mezzi, tanti percorsi, ma ogni volta che ci ritroviamo a CASA e con le nostre mtb, che sia la centesima o millesima volta, una giornata di riding sell’Etna è come la prima volta, ma anche come la millesima. Solo che la sensazione che ti lascia o che vivi, magari è la stessa, ma è sempre nuova. Ritrovi te stesso, ritrovi energie, serenità, dimentichi forse anche qualche problema per quelle ore li.
Come tutti i monti, come tutti i vulcani i rispetto è massimo sia per la natura che per l’attenzione che si deve avere nel girare sull’Etna, con l’Etna ma ogni volta che torno e completo un giro non posso che dirle solo grazie. Siamo nati da qui, torniamo spesso e volentieri qui e non possiamo che portare con noi, nei nostri modi di essere e di pensare, l’energia, la positiva rabbia che l’Etna ci ha insegnato, per cercare di essere dei rider e delle persone sempre migliori nei nostri domani, rispetto a quelle che eravamo ieri.